Santa Chiara di Oristano. Chiesa e Monastero tra storia e arte.
Guida storica e artistica del Monastero di Santa Chiara di Oristano dal 1260 ad oggi. A cura delle Suore Clarisse di Oristano.
La documentazione sull’iniziale presenza delle Clarisse in Oristano è sfumata, certa è invece la data di rifondazione: 22 settembre 1343. La si rileva dalla lettera apostolica inviata dal papa Clemente VI al giudice Pietro III:
Due anni dopo (30 giugno 1345) Pietro III, per la sua magnanimità e speciale “devozione a s. Chiara”, ottiene dal medesimo papa il permesso di accedere al monastero, e con lui la madre, la sorella Maria e altre persone. La lettera precisa che il monastero include la preesistente chiesa di San Vincenzo martire: monasterium monialium inclusarum Sancti Vincencii de Arestano.
Il Monastero già nel 1345 risulta abitato da tredici suore provenienti in parte da Pisa.
giudice Pietro III, che ridonò vita a questo monastero, morì tra aprile-giugno 1347 e sua moglie donna Costanza, figlia di Filippo Aleramici marchese di Saluzzo, vi si ritirò trascorrendovi gli ultimi mesi di vita.
Una lapide ritrovata nel secolo scorso, con epigrafe funeraria in caratteri gotici ci ha lasciato la data della sua morte e il luogo di sepoltura:Hic iacet egregia domina Constancia de Saluciis olim Iudicissa Arboree que obiit die XVIII mensis februarii anno domini millesimo quadragesimo octavo (Qui riposa l’egregia donna Costanza dei Saluzzo già giudicessa di Arborea, che morì il giorno 18 febbraio dell’anno del Signore 1348).